Scandalo Covid, una mossa disonesta e pericolosa

Li hanno già soprannominati “i furbetti dell’influenza” ed i casi che li riguardano stanno drasticamente aumentando.

Cosa non si fa per risparmiare, anche se in gioco c’è la salute di amici, conoscenti, compaesani/concittadini e addirittura del proprio medico.

Scandalo Covid
Scandalo Covid (Ansa)

Si tratta di un fenomeno in progressiva e costante crescita quello dei ‘furbetti dell’influenza’ come sono stati soprannominati coloro che pur di non spendere soldi per un tampone rischiano di contagiare con il Covid altre persone. Hanno sintomi evidenti ma anzichè spendere per fare il tampone si recano direttamente dal medico di famiglia: il fenomeno sta dilagando ed è molto rischioso.

I ‘furbetti dell’influenza’, cos’è il pericoloso fenomeno in crescita

Infatti come emerso sta aumentando il numero di pazienti che, dopo aver presentato sintomi influenzali, anzichè sottoporsi al tampone si reca direttamente dal medico di famiglia per una visita. Una situazione che sta scatenando enormi polemiche, considerato peraltro il fatto che la maggior parte dei medici di base richiede, in caso di sintomi simil-influenzali, il tampone per il Covid così da essere certi che si tratti effettivamente di influenza e non del virus Sars-Cov-2; si tratta di una semplice procedura per evitare la propagazione del virus nello studio, al dottore stesso ma anche agli altri pazienti presenti in sala d’attesa.

Scandalo Covid
Scandalo Covid (Ansa)

Ma a quanto pare non tutti sarebbero disposti a farlo, per lo più per ragioni economiche, saltando a piè pari la prassi rimasta a scopo precauzionale e recandosi ugualmente dal medico, senza dunque rispettarla. A questo ‘fenomeno’ peraltro, e sono le associazioni di categoria a sottolinearlo, si affianca il drammatico crollo del numero di test effettuati in farmacie. Questo nonostante in tutte le strutture sanitarie, anche in virtù del sempre alto numero di contagi e decessi settimanali, l’attenzione contro il Coronavirus rimanga molto alta.

Le testimonianze dei pazienti ‘contrari’ al tampone

In caso di positività al tampone, normalmente, la diagnosi dovrebbe essere effettuata da remoto ma molti pazienti si sono dichiarati contrari a questo modo di operare segnalando che i propri medici hanno richiesto il tampone anche se avevano bronchiti o laringiti, da quì la polemica. Diversi dottori in ogni caso si sono attrezzati per evitare ogni rischio e lo si evince dalle parole riportate sui social dai loro stessi pazienti, alcuni dei quali spiegano che il loro medico esegue, a titolo gratuito, il test nel proprio studio. Non spendere i 15 euro del tampone, negli altri casi, potrebbe avere serie conseguenze per la collettività ma per molti, per lo più in un periodo caratterizzato da inflazione alle stelle e bollette elevatissime, risparmiare questi soldi può fare la differenza, tanto più se devono effettuarne più di uno.

Influenza inarrestabile in Italia

Nel frattempo i casi di influenza in Italia stanno aumentando ad un ritmo vertiginoso con numeri che portano l’incidenza a livelli record, come non si vedevano dal 2009. Del resto nella settimana appena trascorsa sono stati registrati quasi un milione di casi (943mila), come rilevato dal bollettino della rete di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). L’incidenza invece ha quasi raggiunto i 16 casi ogni 1000 abitanti, un picco storico. I contagi totali dall’avvio del monitoraggio per la stagione influenzale in corso, sono 3 milioni e mezzo.

Articolo di Daniele Orlandi

 

 

 

 

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