Novità fondamentali per gli stipendi con maggiorazioni fino a 200 euro di lordo mensile, soprattutto per alcune categorie.
I prossimi mesi porteranno una revisione dei salari che riguarderà, nello specifico, il lordo annuo. Non sarà quindi un provvedimento a breve termine, ma di cui si potrà beneficiare anche nel lungo periodo. Una variazione importante, che si aggiunge a quelle che erano già state annunciate dal Governo per il pagamento delle tasse. 
Una nota fondamentale che si aggiunge anche ai Fringe Benefit che, non solo sono stati aggiornati e modificati per il prossimo anno, ma saranno fruibili per tutti con o senza figli con una maggiorazione fino a 1000 euro. Tutti elementi che integreranno lo stipendio netto finale dei lavoratori.
Stipendi, scatta l’aumento fino a 200 euro lordi
Con la nuova Legge di Bilancio, le novità per gli specifici contratti nazionali, l’adeguamento relativo all’inflazione gli stipendi risulteranno ben più corposi per i prossimi pagamenti. La prima e grande svolta è nel taglio al cuneo fiscale che riguarda soprattutto gli stipendi medio bassi. A questa va ad aggiungersi anche la riforma legata all’Irpef, che segna un ulteriore aumento.
Grazie al finanziamento di due miliardi per la manovra 2024 e all’anticipo del nuovo Ccnl ci saranno moltissime novità con una suddivisione degli importi che premia, soprattutto, il personale scolastico. Che riceverà ben il 40% di questa fetta, con un aumento che si traduce oggettivamente in un importo tra i 70 e i 100 euro mensili, in relazione anche all’anzianità di servizio.
Il primo calcolo da dover attuare è quello relativo al taglio Irpef. Per un lavoratore che ha in media uno stipendio di circa 27.500 euro annui si traduce praticamente in circa 100 euro in più al mese. La soglia potrebbe essere leggermente più alta o più bassa a seconda dello stipendio effettivo. Altra questione importante è l’anticipo del Ccnl che porta un miglioramento per i contratti. Una stima per tantissimi dipendenti che avranno almeno 70 euro in più al mese.
Arriva anche l’ultima opzione relativa all’aumento di 124 euro che doveva essere corrisposto e che poi è slittata nel tempo, restano circa 20 euro da integrare ulteriormente. Nel complesso quindi si genera un aumento di 200 euro che riguarderà soprattutto coloro che lavorano nel settore pubblico. E, con particolare rilevanza, nella scuola. Gli aumenti saranno generalizzati e per tutti poiché le novità della Manovra si applicano in modo univoco in termini di detassazione. Per fare un esempio concreto, un docente di scuola superiore con pochi anni di servizio, avrà un incremento del 6.7% e ovviamente il tutto commisurato non solo ai benefici ma anche agli anni di servizio che prevedono stipendi più alti.
