La bellissima showgirl Belen Rodriguez ha dichiarato di soffrire di un disturbo di cui non ha mai parlato prima.
Anche le bellissime come Belen hanno problemi di autostima. Durante l’ultima puntata de Le Iene, la fascinosa showgirl ha ammesso di aver vissuto molti momenti difficili a causa delle insicurezze che la sua immagine le causava. 
Per un certo periodo di tempo, infatti, Belen ha affermato di non essersi sentita “al top” dal punto di vista fisico e di vedere moltissimi difetti sul suo corpo. “Cerco di non guardarmi allo specchio anche se faccio un lavoro che ha molto a che fare con l’immagine, perché quando mi guardo mi concentro su particolari che non mi piacciono, li trovo sbagliati”, ha ammesso la showgirl.
Belen Rodriguez, i problemi di autostima con cui ha spesso a che fare
Per la prima volta inviata de Le Iene, Belen ha avito modo di confrontarsi con una ragazza, Federica, su un problema comune a molte donne: la dismorfofobia, un disturbo che induce a vedere difetti inesistenti nel proprio corpo.
“Sono andata tanto in psicoanalisi, ci ho lavorato tantissimo, perché nel mio mestiere sei sempre alla mercé degli altri, non credevo più ai complimenti, ho sofferto un sacco e ho iniziato ad andare in analisi”, ha dichiarato la Rodriguez. La showgirl ha poi deciso di chiedere aiuto a uno specialista quando ha iniziato a dubitare perfino dei tantissimi complimenti che ogni giorno riceve sul suo aspetto fisico.
“Tanto me lo dicono solo perché sono Belen. Ho sofferto un sacco questo problema, ho iniziato quando ho chiesto il divorzio la prima volta, che per me è stato un dolore incredibile, non riuscivo a superarlo“. La Rodriguez ha poi ammesso senza problemi di aver fatto uso della chirurgia plastica e di non vergognarsene affatto.
“Sono una che ne fa uso, ma mi affido a persone che non ti devastano la faccia o ti dicono al momento giusto: no, non ne hai bisogno”, ha dichiarato la showgirl. E ha aggiunto: “Ho tanti detrattori che mi criticano. Facciamo così, scegliamo l’ora e il posto. Io sarò seduta e di fronte a me ci sarà una sedia vuota: chi vorrà, potrà sedersi, mi potrà dire cosa pensa di me e ne parleremo”.
