Federica Pellegrini ha raggiunto un altro traguardo importante della sua vita. Dopo il matrimonio con Matteo Giunta che ha coronato il suo sogno d’amore, si è dedicata ad un’altra cosa che la riguarda personalmente, soprattutto come donna sportiva.
La Divina ha chiuso la sua lunga e brillante carriera in bellezza. Federica Pellegrini ha dedicato gli anni più spensierati della sua vita agli allenamenti, alle gare al nuoto. Chiuso questo capitolo importante, ne aprirà altri e uno in particolare, riprende proprio ciò che ha lasciato “in sospeso”.
Nel frattempo è convolata a nozze con il suo allenatore e fidanzato Matteo Giunta con una festa che ha visto circa 160 invitati il 27 agosto, a Venezia, nella chiesa di San Zaccaria. Ci sono tante cose che bollono in pentola: magari diventare mamma, lo spettacolo. Sicuramente la bella Federica ha dimostrato di avere le idee chiare, oltre che incantare tutti nel giorno delle sue nozze nel suo abito da sposa, nato dalla matita dalla stilista veneta Nicole Cavallo, con ben 4 metri di strascico.
Federica Pellegrini e la tesi sull’ argomento tabù
A circa un mese di distanza dal fatidico Si con l’uomo della sua vita, Federica Pellegrini ritorna con una nuova corona, che non è quella della regina del nuoto o della sposa, ma quella di alloro della laurea.
La sua carriera agonistica si è conclusa ed è arrivato il momento di chiudere altri cerchi rimasti aperti, come quello dell’Università, che ha dovuto sospendere per dedicarsi alla più grande passione della sua vita. Ma ora Federica, si è rimessa a studiare. L’Università San Raffaele di Roma ha infatti deciso di conferirle la Laurea Honoris Causa in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. La sua esperienza maturata in tutti questi anni è il valore aggiunto che le ha permesso di portare tra le aule una tesi, che si concentra su un tabù ricorrente nel mondo dello sport. l titolo? “La donna e la performance sportiva: come il ciclo mestruale può influenzare la prestazione.”
Un tema interessante, mai preso in considerazione perché riguarda le donne e non gli uomini, che nello sport hanno più spazio e sono seguiti con maggiore attenzione. La Pellegrini voleva affrontare questo argomento a tutti i costi e alla fine ce l’ha fatta.
“Non si studia a livello sportivo, gli effetti collaterali e le conseguenze” ha spiegato la campionessa parlando della sua tesi. “Io l’ho fatto con la psicologa Bruna Rossi, abbiamo cercato di regolarizzare e di calcolare il ciclo. Prendo la pillola. Ma se parlo di queste cose rientro nel genere piccola donna alle prese con problemi suoi, poco interessanti. Il ciclo non va d’accordo con il mito”, ha sottolineato.
