È tornato il programma di Bianca Berlinguer “Cartabianca” e con esso i battibecchi tra la giornalista e lo scrittore scalatore Mauro Corona. Nella recente puntata per esempio, ci sono andati di mezzo gli alpini.
Bianca Berlinguer dopo le tensioni che hanno caratterizzato le ultime puntate della scorsa stagione, è tornata il 30 agosto, al timone del suo programma “Cartabianca”, sempre di martedì alle 21.20. Siamo in giorni molto particolari, che precedono quello della votazione e la giornalista è ripartita in perfetta forma con i suoi ospiti, carica per gli approfondimenti politici e non solo.
La giornalista è tornata con il suo solito format, anticipando l’inizio della puntata con la consueta “chiacchierata” con Mauro Corona, che anche quest’anno è presente con il suo spazio, in collegamento dalla sua casa.
Il litigio a causa degli alpini
Dopo aver parlato degli argomenti attuali, come la morte di Piero Angela e le imminenti elezioni, Bianca Berlinguer ha interpellato Mauro Corona sulla notizia di una bimba abbandonata appena nata in una scatola di scarpe a Monza. Dopo la consueta disquisizione tra i due, l’artista dopo gli auguri ha dichiarato: “Volevo chiudere il discorso dicendo che il 24 settembre a Pieve di soligo, gli alpini, i tanto deturpati alpini, hanno raccolto un bel mucchio di dolsi e li consegneranno alle associazioni per l’autismo. Lei sbotta: “Chiudiamo qui questa vicenda è inutile che ritorni su tutte le volte, se ci sono state denunce qualcosa sarà successo, non se lo sono inventati, Abbiamo capito, hanno fatto un bel gesto”. Lui controbatte: “E’ inutile che si arrabbia”.
Mauro Corona aveva già toccato “l’argomento alpini” nel maggio scorso, ovviamente è una questione gli sta particolarmente a cuore. Durante la polemica esplosa poco dopo il raduno degli alpini a Rimini, a causa delle molestie da parte di un gran numero di questi ultimi verso le donne, aveva espresso un’opinione forte, totalmente in dissenso con la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica. Allora non fu immune alle critiche a causa delle sue dichiarazioni, che consideravano i fatti avvenuti, come una sorta di esagerazione, nello specifico frutto di una “una cosa un po’ montata”, come disse lui stesso.