Se rispondi a questi requisiti, potresti andare già oggi in pensione

Anche se non rispettate i requisiti per andare in pensione vi sono dei percorsi alternativi per l’uscita dal lavoro: ecco quali sono

Non rispettate i parametri previsti dalla legge “Fornero” del 2011, 67 anni di età e 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia e 42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne, per quella anticipata, per andare in pensione? Non disperatevi! Esistono, infatti, dei percorsi alternativi per l’uscita dal lavoro che vi possono consentire, quindi, soddisfacendo ovviamente dei determinati requisiti, di andare già in pensione. Vediamo insieme quali sono.

Percorsi alternativi per l’uscita dal lavoro-tipiu-29/07/2022
Innanzitutto, se avete versato 41 anni di contributi grazie c.d. opzione “Quota 41” potreste andare in pensione a patto che rientriate nelle categorie dei lavoratori precoci, coloro che hanno versato 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età, dei fragili, ossia disoccupati di lunga durata, degli invalidi con almeno il 74% di invalidità, dei caregiver (coloro che assistono una persona disabile) e dei lavoratori che svolgono attività usuranti. Tutti coloro che rientrano nelle suddette categorie maturano il diritto alla pensione con un anno di anticipo in quanto sono sufficienti, a prescindere dall’età, 41 anni di contributi per smettere di lavorare.

 

Se rientrate completamente nel regime contributivo, cioè avete iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996, potete andare in pensione a 64 anni, e con 20 anni di contributi, solo se l’importo della vostra futura pensione è pari o superiore a 2.8 volte quello dell’assegno sociale, il che significa possono uscire da mercato del lavoro solo colora che avranno diritto a un assegno pensionistico pari ad almeno 1.310,70 euro.

Le altre possibilità per andare in pensione

Le altre possibilità per andare in pensione-tipiu-29/07/2022

Tra le alternative figura una misura di accompagnamento alla pensione nota come Ape sociale, in scadenza il 31 dicembre prossimo, una sorta di anticipo pensionistico in quanto al beneficiario viene data solamente la possibilità di smettere di lavorare con largo anticipo, già all’età di 63 anni, non percependo quindi la pensione ma un’indennità sostitutiva, finanziata dal prestito di un istituto di credito di cui si fa carico lo Stato, nell’intervallo di tempo che va dall’uscita dal lavoro a quando si maturano i requisiti anagrafici per aver diritto alla pensione. Tuttavia, l’Ape sociale è riservata ad alcune categorie di persone, le stesse della “Quota 41, ma con almeno almeno 30 anni di contributi, e gli addetti a mansioni usuranti con 36 anni di contributi. 

Con “Opzione donna” le donne possono andare in pensione anche a 58 anni,  nel caso di lavoratrici autonome 59 anni, a patto che abbiano versato almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021 e che accettino che l’assegno venga ricalcolato applicando le regole del sistema contributivo. Inoltre, una volta raggiunti i requisiti per usufruire di “Opzione donna” la pensione viene erogata dopo un periodo di almeno 12 mesi, 18 mesi per le lavoratrici autonome.

Assegno sociale per chi non rispetta i requisiti per andare in pensione-tipiu-29/07/2022

Infine, se avete 67 anni ma non avete versato contributi sufficienti per andare in pensione, potete fruire dell’assegno sociale, una misura di sostegno a quei soggetti che si trovano in una situazione economica di difficoltà: l’importo nel 2022 è pari a 468,11 euro per 13 mensilità per chi dichiara un reddito individuale non superiore a 6.085,43 euro, importo pieno, invece, per coloro che hanno un reddito pari a zero.

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