In estate soprattutto è una vera goduria mangiare un buon frutto o gustarsi una macedonia magari con del buon gelato. Ma spesso ci troviamo a mangiare i semi di un frutto buonissimo che in realtà sarebbero dannosi per la nostra salute e il nostro organismo. Sapete di quale frutto stiamo parlando? Davvero difficile da immaginare…
Attenzione ai semi, o meglio al nocciolo, di un prelibato frutto che nei periodi estivi difficilmente manca nelle nostre tavole o nelle nostre borse frigo che portiamo sovente in spiaggia. Può essere dannoso! Ma le brutte notizie non finiscono qui perché ce ne sono anche altri nella stessa identica situazione…
I semi di un frutto estivo sono altamente velenosi
Quando mangiamo dobbiamo stare più attenti a ciò che ingeriamo, anche se si tratta della frutta che non solo è tanto buona ma dona anche un tocco di colore alle nostre tavole e alle nostre cucine.
Difatti esiste un frutto, particolarmente estivo e gustoso, con il quale si realizzano anche ottimi gelati e del buon the, da sorseggiare sia caldo sia freddo, il cui nocciolo sarebbe altamente pericoloso per il nostro organismo.
Capite bene che sarebbe- dunque- opportuno non ingerirlo e apprestarci a toglierlo quando mangiamo il frutto ed evitare pertanto di gustarlo a morsi. Ma di quale si tratta?
Attenzione alla pesca!
Si tratta della pesca. Ma da che cosa è data la velenosità del suo nocciolo? E in che misura lo è? Dalla presenza della cosiddetta amigdalina che è una sostanza che contiene il pericolosissimo cianuro, e che può rilasciarlo nel nostro corpo se consumiamo delle piante che contengono questa sostanza.
Ma le cattive notizie non finiscono qui! Difatti non sono soltanto i semi delle pesche a contenere amigdalina, bensì anche quelli di altre varietà di frutta che largamente consumiamo anche per creare buoni dolci o squisite marmellate e confetture, come ci hanno insegnato le nostre care nonne. Quali sono?
Attenzione anche ad altri frutti…
Le ciliegie, le prugne, le albicocche e le mandorle amare. Ma si può comunque stare tranquilli perché, qualora per sbaglio ingerissimo uno o due semi, la quantità di veleno contenuta in ciascuno è talmente bassa da non compromettere in alcun modo il nostro stato di salute, sebbene soprattutto nel caso delle ciliegie possano provocare stitichezza. In ogni caso, onde evitare di farne largo consumo, avendo poi assai spiacevoli conseguenze, è bene abituarsi un poco alla volta a non ingerirli, dando il buon esempio anche a figli e nipoti.