Noi tutti oramai pensiamo che l’acqua più buona sia quella in bottiglia, indipendentemente dalla marca o meno. Inoltre pensiamo che sia bene diffidare il più possibile da quella del rubinetto, ma quale sarà la verità in proposito?
In base a quale criteri possiamo scegliere l’acqua minerale più sana e adatta a noi? A che cosa dobbiamo prestare grande attenzione?
L’ acqua in bottiglia non è migliore di quella del rubinetto
Molti pensano che l’acqua in bottiglia abbia proprietà benefiche per la nostra salute e sia più sicura rispetto a quella che sgorga dal rubinetto. Ma-in realtà- non è affatto così. E non lo è per due motivi: l’acqua del rubinetto in Italia è quasi sempre buona e non presenta problemi, anche perché analisi particolari e dettagliate lo confermerebbero senza alcuna ombra di dubbio.
Se messe in commercio, le acque minerali non sono- di certo- dannose alla salute ma, nonostante ciò, non tutte brillano per qualità. In alcune si possono- infatti- trovare tracce di antimonio. Di che cosa si tratta?
Di un contaminante classificato come possibile cancerogeno, presente -però- in quantità molto inferiori al limite di legge. Tuttavia, è assolutamente doveroso sottolinearlo, è vivamente consigliato scegliere una bottiglia che non presenta questo componente.
I difetti di quella ” confezionata”
Sul fronte della comodità poi, parliamoci chiaro: l’acqua di rubinetto vince! Del resto basta girare la manopola ed è lì, pronta da bere. Le bottiglie di acqua minerale devono -invece- essere trasportate a casa e…. pesano!
Inoltre in alcuni casi abbiamo trovato bottiglie di acqua minerale scomode da utilizzare per diversi altri problemi. Alcune hanno un’impugnatura scomoda, altre- invece- tendono a piegarsi quando si versa l’acqua, facendola scendere dove non dovrebbe, dunque addosso a noi o sulla tovaglia, per esempio!
Alcune bottiglie hanno il tappo difficile da svitare, un problema che può interessare soprattutto le persone oltre una certa età o che hanno problemi alle dita delle mani.
Dal punto di vista dell’impatto ambientale le bottiglie in vetro hanno un impatto maggiore di quelle di plastica: il vetro è pesante e il suo trasporto dagli stabilimenti di imbottigliamento è responsabile di maggiori emissioni di CO2 rispetto alla plastica, mentre il suo riciclo, seppure ben avviato in Italia, è un processo altamente energivoro che comporta elevate emissioni. Insomma, anche l’ambiente ne risentirebbe parecchio dell’ uso dell’ acqua in bottiglia, questo è ormai ben chiaro!
Come scegliere quella giusta. Alcuni consigli
Tra l’altro, dati alla mano, si è notato un aumento dell’ uso di plastica riciclata: quest’anno otto bottiglie di acqua minerale ne vantano l’impiego, in percentuali tra il 30% e il 100%.
Si tratta di una tendenza in linea con una direttiva europea (2019/904) in base alla quale, a partire dal 2025, le bottiglie per bevande in pet commercializzate in ciascuno stato membro dovranno contenere almeno il 25% di pet riciclato, il 30% a partire dal 2030.
Molti produttori- però- si limitano a dichiarare che la plastica della bottiglia è interamente riciclabile, un’ovvietà inutile, visto che il pet è sempre riciclabile. Una scelta- dunque- di marketing, ben studiata a tavolino, volta a vendere di più.
Ma- in definitiva- come poter scegliere l’acqua minerale migliore per noi e nostri cari?
Per scegliere l’acqua minerale, sono molto utili alcune indicazioni obbligatorie in etichetta. Tra le indicazioni obbligatorie, l’unica lacuna grave è quella dell’indicazione della sorgente che è davvero molto ma molto importante perché l’acqua minerale della stessa marca può derivare da sorgenti diverse.
Alcune si dichiarano adatte all’alimentazione dei lattanti , dunque anche per la preparazione del latte artificiale ma per farlo devono essere autorizzate da un decreto del Ministero, che normalmente prescrive l’avvertenza che è preferibile l’allattamento al seno. E poi attenzione alla data di scadenza che deve essere sempre e comunque ben leggibile!