Filippo Magnini lo racconta solo ora: la confessione su Giorgia Palmas

Rimane nell’ex nuotatore, uno dei migliori stileliberista italiani di sempre nelle distanze brevi, un brutto ricordo quello dell’accusa di doping arrivata come una doccia fredda nel 2018. Poi l’assoluzione del 2020. L’ex campione è stato supportato dai suoi cari, in particolare da Giorgia Palmas, sua moglie. 

Le accuse nei confronti di Filippo Magnini

Filippo Magnini e Giorgia Palmas sono una delle coppie più belle del mondo dello sport e dello spettacolo. Convolati a nozze nel maggio del 2021 hanno una bambina, Mia. L’ex campione ha alle spalle un momento difficile che è riuscito a superare anche grazie all’aiuto della sua dolce metà.

Il 6 novembre 2018 infatti è stato condannato ingiustamente dal Tribunale Nazionale Antidoping 2 a quattro anni di squalifica per doping. Un evento davvero doloroso che ha gettato l’ex nuotatore nello sconforto più totale.

L’assoluzione

Finalmente nel febbraio del 2020 Magnini è stato scagionato da tutte le accuse da Tas di Losanna: “Ho vinto. Il Tas mi ha assolto in pieno. È sempre stato così, le gare le ho sempre vinte negli ultimi metri. Mi hanno insegnato a non mollare mai. Sono sempre stato un atleta e una persona corretta. Tremo dalla gioia”, scriveva sui social l’ex nuotatore.

A distanza di tempo Filippo Magnani in diverse interviste ha fatto sapere di quanto gli sia stato vicina Giorgia Palmas durante questo cammino tortuoso. Lei è stata la persona che più di tutti ha sentito il suo dolore:  “Mi sentiva piangere nel letto, mi ha sostenuto… è stata fondamentale”, ha rivelato.

La confessione su Giorgia Palmas

Filippo Magnini e Giorgia Palmas si sono conosciuti durante una festa di amici in comune nel 2018 e da quel momento non si sono più lasciati:

“Non appena l’ho conosciuta ho capito che poteva essere la persona giusta e le ho subito detto quel che mi stava capitando. Sapevo che sarei andato incontro a un periodo tremendo… – ha fatto sapere – Io ho le spalle larghe, ma chi ti vuole bene cosa può fare? Cosa potevano fare mia madre che si affliggeva o mio padre che si sentiva impotente, Giorgia che si accorgeva che mi rigiravo nel letto o che piangevo?”.

L’ex nuotatore ha fatto sapere che lei lo ha sostenuto, che è stata l’unica, oltre ai suoi avvocati a leggere e a seguire tutto: “La reputo una delle persone più intelligenti che io conosca, e posso dire che mi ha sempre dato solo consigli corretti. Tutto quel che mi ha detto si è rivelato utile e giusto sotto il profilo del processo; e poi la sua vicinanza, l’amore, la fiducia non sono mai venuti a mancare e mi hanno dato forza”.

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