Occhio ai prelievi: cosa si rischia da gennaio. Tutte le novità

Attenzione: a partire dal mese di gennaio 2022, che ormai è alle porte, ci saranno dei cambiamenti relativi alle somme dei prelievi bancomat. Ecco tutte le novità…

Bancomat, nuovi tetti quando si preleva: scende sia il tetto giornaliero che mensile!

Ci siamo, l’anno nuovo è praticamente alle porte e con esso ci sono anche novità che riguardano l’universo bancario e -in particolare- il nuovo tetto che riguarda l’uso dei contanti, che scenderà dagli attuali 2000 ai 1000 euro.

Una misura che avrà pertanto, come facile intuire, anche conseguenze piuttosto toste  sui prelievi tramite bancomat.

Ma vediamo ora l’evitare del crearsi di confusioni al riguardo, distinguendo in primis a livello di prelievo dallo sportello del bancomat se il conto principale sia intestato a un privato cittadino o a una società.

Per prima cosa bisogna dire che rimane invariato il fatto che  per la maggior parte dei contribuenti è libera la scelta di prelevare dal proprio conto corrente cifra che maggiormente aggrada, senza mai violare alcuna norma di legge.

Ma è altrettanto vero che la situazione è ben diversa se si tratta di un imprenditore o di una società.

Per quale motivo? Perché per queste due categorie c’è un tetto limite, pari a 1000 euro al giorno e non oltre i 5000 euro al mese.

Qualora venga superato, l’Agenzia delle Entrate pretende la dimostrazione della destinazione della somma e, in caso di assenza di prove, avvia il recupero a tassazione del denaro che si presume destinato a investimento in nero, ci spiegano alcuni esperti de Laleggepertutti.

Ecco come muoversi tra cifre, prelievi e autocertificazioni, senza incappare in spiacevoli situazioni o in pericolose sanzioni

Inoltre, anche un comune cittadino, può anche incappare, se la cifra è molto elevata, nella richiesta da parte della sua banca relativa alla destinazione del denaro prelevato. A quel punto non gli resterà che autocertificare, compilando un apposito modulo, per quali spese verranno utilizzati i contanti, spiegano sempre gli esperti.

E ciò accade perché dal 1 gennaio ormai alle porte, lo ricordiamo nuovamente, il tetto per il pagamento in contanti tra persone fisiche o giuridiche è notevolmente abbassato.

Ed è per tale motivo che, qualora si prelevassero 1000 euro, è bene non spenderli in un ‘unica soluzione ma piuttosto in più round  al fine di  non ricorrere a sanzioni molto elevate.

Il consiglio? Quando si risponde ai quesiti della banca riguardo al motivo di un prelievo così ingente, bisogna dire che  i soldi prelevati serviranno per varie spese, non tutte rivolte allo stesso soggetto.

Attenzione alle cifre prelevate e ai pagamenti in contanti!

Ma, attenzione, qualora dovessero prelevare una cifra superiore a  10.000 euro nell’arco di un mese, dobbiamo tenere bene a mente che – come riporta Laleggepertutti – è obbligatoria una segnalazione alla UIF che altro non è che l’Unità di Informazione Finanziaria e che saprà consigliarci, una volta contattata, sul da farsi.

E ciò vale anche se il prelievo non avviene tutto in un’unica volta ma frazionato in più tappe nel corso del mese.

 

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