Charlene di Monaco, chi si sta occupando dei suoi due figli: spunta lei

Nonostante sia tornata a casa, dopo una lunghissima latitanza, Charlene di Monaco, a causa delle sue condizioni di salute ancora molto precarie, non si sta occupando dei suoi figli. A  farlo ci pensa la zia, la Principessa Carolina.

Carolina di Monaco, zia presentissima per i suoi due adorati nipotini, figli di Alberto

Una zia è come una seconda mamma ma meno pressante e più remissiva, si dice. Inoltre può essere considerata- a buona ragione- una splendida amica e una meravigliosa compagna di giochi.

Lo sa bene la splendida Carolina di Monaco, sorella del Principe Alberto, che ora, così come negli scorsi mesi, è stata particolarmente vicino ai due gemellini, che sono ancora piuttosto piccolini, e che soffrivano terribilmente, come è normale che sia, per la lontananza della mamma da Palazzo.

Il padre ha cercato di occuparsene il più possibile ma è pure  indubbio il fatto che loro avessero bisogno anche di una presenza femminile. E quale sarebbe stata la migliore se non la loro zia Carolina?

Charlene è tornata ma è stata nuovamente ricoverata

Certo in molti quando hanno appurato video e foto alla mano che Charlene, la loro mamma, era finalmente tornata a casa, sebbene visibilmente dimagrita e provata, hanno pensato che ora se ne sarebbe occupata da lei ma – purtroppo- le sue condizioni di salute non  erano ancora ottimali non solo a livello fisico ma e anche e soprattutto a livello psicologico e mentale, pertanto è stato necessario un ricovero in Svizzera, in una nota clinica.

E così i suoi due bimbi hanno dovuto nuovamente rinunciare a lei. E a questo punto è entrata nuovamente in gioco Carolina che pare molto felice di poter trascorrere tanto tempo con i suoi due bei nipotini, anche in occasioni pubbliche e ufficiali.

Con la zia e il papà presenti alla Giornata internazionale dei diritti del bambino

La principessa Carolina si è presentata con loro e con il fratello  al forum Grimaldi per celebrare La Giornata internazionale dei diritti del bambino.

Hanno poi assistito alla presentazione del film Gogo, diretto da Pascal Plisson, che  racconta la storia vera di una donna che all’età di 90 anni ha deciso di frequentare la scuola nel suo villaggio in Kenyaper per dare l’esempio. In quale direzione?  Combattere i matrimoni forzati e aprire la strada a tutte le ragazze a cui è stato – per troppo tempo- negato l’accesso all’istruzione.

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