Raffaella Carrà ha lasciato un grande vuoto nel cuore dei suoi cari ma anche nel mondo dello spettacolo e della televisione. Uno dei suoi più grandi amori è stato il coreografo Sergio Japino, che le è stato accanto fino alla fine. Ma perchè si erano lasciati?
I grandi amori di Raffaella Carrà
Non ci sono parole per descrivere ciò che è stata Raffaella Carrà per gli italiani. Un’artista troppo grande e sicuramente unica nel suo genere. Sempre molto professionale, attenta ai minimi dettagli, Raffaella Carrà è stata una donna si, tanto amata, ma che ha anche amato.
Nonostante sia stata sempre gelosa della sua privacy, le sue più grandi storie d’amore non sono riuscite a sfuggire comunque alle pagine dei giornali di cronaca rosa: dopo quella con Gianni Boncompagni, una relazione che durò 11 anni, Raffaella Carrà conobbe Sergio Japino, un amore che andò oltre l’amore stesso, un legame profondissimo che l’accompagnò fino al suo ultimo giorno di vita. Molti si chiedono perchè i due ad un certo punto, decisero allora di lasciarsi?
Insieme per 16 anni
La Carrà conobbe Japino nel 1981 sul set del programma Millemilioni. Allora Japino era assistente coreografo di Gino Landi. Fu un colpo di fulmine. Lo stesso Japino lo ha raccontato in un’intervista, qualche anno fa a TV Sorrisi e Canzoni: “Facevo con lei un romantico passo a due per insegnarlo a un altro. Accadde lì: ci siamo guardati negli occhi ed è scattata la scintilla”
Galeotto fu dunque il passo a due che li unì per sempre. Raffaella Carrà e Sergio Japino, iniziarono una love story che durò sedici anni, fino al 1997, durante i quali non si separarono mai, senza essersi sposati e avuto figli.
Perchè finì
Nel 1997, la notizia esplose sui giornali scandalistici, attraverso delle foto che li ritraevano assieme ad altre persone. “Oggi sarei libera di amare chi voglio. Io e Sergio abbiamo deciso di dividere le nostre strade pur rimanendo profondamente legati.” Fu la replica di Raffaella Carrà per sedare gli animi e mettere a tacere i pettegolezzi.
Ma se da una parte la coppia “scoppiò”, dall’altra rimase intatta, legata da un affetto profondo: “Siamo legati nell’anima, più che fratelli, abbiamo lo stesso sangue. Una normale storia d’amore è molto piccola rispetto a quella che viviamo noi”, dichiarò Sergio Japino. Mentre in un’intervista al Corriere della Sera, Raffaella Carrà fu più incisiva: “L’amore può cambiare, ma non muore”.