Ora Solare 2021, si cambia: ecco quando bisogna spostare le lancette

Tra poco meno di una settimana tornerà l’ora solare: ecco quando spostare all’indietro le lancette dell’orologio. Addio per sempre al doppio orario?

Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre si tornerà all’ora solare, con le lancette dell’orologio che quindi dovranno essere spostate indietro di 60 minuti, dalle ore 3.00 alle ore 2.00, pertanto guadagneremo un’ora di sonno e nel contempo avremo un’ora di luce in più la mattina a discapito però del pomeriggio quando le tenebre caleranno prima. L’ora solare resterà in vigore fino alla notte fra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022.

L’Unione europea doveva archiviare il sistema basato sul passaggio stagionale tra ora legale e solare ma almeno per ora tutto è fermo. La relativa proposta legislativa della precedente Commissione Junker, infatti, è a punto morto al Consiglio dell’Unione europea dove gli Stati non hanno ancora trovato un accordo e quindi, complice nel frattempo l’irruzione della pandemia, la questione sembra essere stata accantonata. “La proposta – ha precisato un funzionario Ue – è stata discussa l’ultima volta in Consiglio nel dicembre 2019. Poiché la decisione sul cambio dell’ora ha così tante ramificazioni, molti Stati membri hanno ritenuto che sarebbe necessaria una valutazione d’impatto prodotta dalla Commissione prima di poter prendere posizione. Un’altra questione, che è stata spesso menzionata, è stata la necessità di un coordinamento tra Stati membri confinanti per evitare un mosaico di fusi orari diversi se rinunciassimo al sistema attuale”.

Ora Solare 2021, ecco quando bisogna spostare le lancette dell’orologio. In Italia addio per sempre all’ora legale?

Nell’Unione europea vari problemi, dai diversi fusi orari in cui suddiviso il vecchio continente all’ampia latitudine tra i Paesi del Nord e quelli del Sud, hanno sempre accompagnato il cambio di orario. Inoltre, i Paesi del Nord, che nel periodo invernale, quando cioè è in vigore l’ora legale, godono già di molte ore di luce, non traggono alcun vantaggio dalla stabilizzazione dell’ora legale. Ragion per la quale la Commissione ha proposto di rimettere ai singoli Stati membri la scelta dell’orario da adottare. “Questa proposta ha avuto l’appoggio del Parlamento europeo nel 2019 e la palla è ora nel campo degli Stati membri che devono trovare una posizione comune nel Consiglio dell’Ue”, ha spiegato pochi giorni fa durante il consueto briefing con la stampa il portavoce della Commissione, Stefan de Keersmaecker.

Nel nostro Paese l’ora legale è stata introdotta e abolita più volte: dal 1965 è stata definitivamente adottata per un periodo di 4 mesi, diventati 7 nel 1996 per allinearsi al resto d’Europa. Ora il nostro Paese deve decidere quale orario utilizzare: nel novembre 2019 il governo Conte bis ha comunicato a Bruxelles di aver optato per il sistema del doppio orario, tuttavia frattanto sono arrivati la pandemia, il coprifuoco, un nuovo governo e al momento non si sa quale orario intenda adottare il Premier Mario Draghi.

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