Giulia Michelini, il racconto di una mamma che a 19 anni disse no all’aborto

Giulia Michelini, classe 1985, è nota soprattutto per il ruolo di Rosy Abate nella serie Squadra Antimafia – Palermo oggi. Il suo personaggio è stato talmente apprezzato da realizzare uno spin off su di lei, dal titolo ROsy Abate – La serie. Ma lo sapevate che, anche nella vita reale, Giulia ha dovuto prendere delle decisioni molto difficili?

Regina del piccolo schermo

Giulia Michelini a trentasei anni è uno dei volti femminili più noti e apprezzati della televisione. La troviamo infatti in serie di successo come R.I.S. – Delitti imperfetti, nella comica serie I soliti idioti, nella popolare e prolifica Squadra Antimafia, dove veste i panni della “Regina di Palermo” e in molte altre. Il suo talento è riconosciuto anche negli ambienti cinematografici, dove ha collaborato con grandi registi quali Ferzan Ozpetek, Gabriele Muccino, Paolo Genovese e Carlo Vanzina. La sua carriera di attrice decolla grazie ai primi ruoli televisivi, a poco meno di vent’anni. Contemporaneamente in quel periodo la vita privata di Giulia si fa complicata: ha solo diciannove anni, infatti, quando rimane incinta di suo figlio Giulio Cosimo. La relazione con il padre del bambino, Giorgio Cerasuolo, finisce poco dopo e lei si trova a dover gestire da sola una gravidanza, in una famiglia che si mostra molto reticente ad appoggiarla.

Giulia Michelini: la forza di dire “no”

Per Giulia Michelini l’aborto non è stata una soluzione. La sua decisione è stata difficile da molti punti di vista: la giovane età, l’assenza di un appoggio stabile in un compagno, ma soprattutto la disapprovazone della famiglia. Tuttavia, come racconta durante un’intervista a Vanity Fair, una volta giunta nella sala del centro per l’interruzione di gravidanza, ha avuto un ripensamento. “Una volta lì, in quella stanza, ho cambiato idea. È una decisione che prendi in una frazione di secondo – tenerlo o non tenerlo –, dalla quale però parte un percorso a lungo termine, mille conseguenze che non puoi prevedere in quel momento”. È stato un piccolo elastico da bambina a confermarle che aveva fatto la scelta giusta. “Ero nel panico totale. Una volta uscita, sono entrata in una cabina telefonica per chiamare mia madre. Sull’apparecchio c’era un elastichetto da bambina, non ricordo se con due cubetti o due ciliegine. Lo so, è stupido, ma vedendolo mi sono detta: va bene così, sto facendo la cosa giusta”.

Si è trattato di un istinto che ancora oggi Giulia non sappia da cosa sia scaturito. “Ero dilaniata, e se oggi penso alla cosa grande che è uscita dalla persona piccola che ero – non solo fisicamente, ma perché all’epoca ero veramente una bambina da formare, senza un minimo di coscienza di sé –, se ci penso, be’, non saprei spiegare che cosa mi ha fatto dire: lo tengo”. Una volta resasi evidente la pancia, è la stessa Giulia a rivelare come i genitori abbiano cambiato atteggiamento nei suoi confronti, e di lì in poi l’abbiano sempre sostenuta. Oggi Giulio Cosimo ha quindici anni e, per celebrarli, Giulia ha postato uno scatto dolcissimo con il bambino in braccio.

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