Massimo Giletti, il racconto della malattia e la fede: “Sono stato a Lourdes 30 volte”

Non ha mai esitato a raccontarsi al proprio pubblico Massimo Giletti, uno dei giornalisti più amati della televisione. Recentemente, il conduttore di Non è l’Arena, talk show in onda su La7, ha rivelato particolari inediti della sua infanzia. 

Massimo Giletti: una giovinezza difficile

Massimo Giletti si è raccontato, rivelando trascorsi personali che da bambino lo hanno fatto molto soffrire. In un’intervista rilasciata al giornale Maria con Te narra come sin da piccolissimo sia stato infatti affetto da una forma molto grave di scoliosi, che lo ha costretto a portare dei busti correttivi per un lungo periodo della sua vita. Per tale motivo Giletti veniva spesso deriso dai coetanei, ma ha comunque cercato di vedere sempre il lato positivo delle cose, non facendosi scoraggiare dalla situazione difficile. “Ero affetto da una forma grave di scoliosi e ho dovuto portare corsetti, busti in gesso ed essere ricoverato più volte in ospedale. Per un bambino prima, e un adolescente poi, non è stata un’esperienza facile ma le fatiche di quel periodo mi hanno temprato per il futuro…”.

L’amore per la fede

Il difficile momento vissuto ha portato Giletti ad avvicinarsi alla fede, grazie alla guida di Don Primo Zanotti. Il ruolo del sacerdote è stato fondamentale per Giletti durante la giovinezza, soprattutto nei momenti più bui. Sotto la sua guida ha iniziato a fare il chierichetto, per poi dedicarsi ai malati e ai bisognosi, lavorando nelle piscine. Di Don Primo il giornalista racconta: “Con la semplicità di un parroco di campagna riusciva a dare consigli veri e mi ha aiutato nei momenti difficili della mia vita”. La prima volta che si è recato a Lourdes aveva appena dieci anni ed era accompagnato dalla madre e dalla nonna. Il posto lo ha colpito al punto che nella sua vita vi si è recato più di trenta volte, accompagnandovi anche i malati nei viaggi in treno. “Quel luogo per me significa la presenza viva della Madonna”, dichiara Massimo Giletti nell’intervista.

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