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Bonus 200 euro P Iva, ecco come e quando fare domanda: c’è un solo giorno

Published by
Angela Marrelli

Dopo il bonus dei 200 euro per i dipendenti e i pensionati, si sta facendo sempre più concreta la possibilità di estenderlo anche ai titolari di P.IVA. 

L’attesa sta per concludersi per tutti quei titolari di P.IVA che hanno diritto al bonus di 200 euro. A quanto pare si sta arrivando all’ accordo di distribuirlo, a tutti coloro che hanno i requisiti giusti, attraverso un click day.

La data non è stata ancora definita, ma potrebbe essere quella di giovedì 15 settembre. In questo giorno si avviano le domande per i professionisti iscritti alle casse previdenziali. Come si legge su tg24.sky.it lo Stato mette a disposizione un fondo di 600 milioni, di cui ben 95,6 milioni destinati ai professionisti iscritti alle Casse di previdenza.

Si preannuncia la corsa per fare domanda

L’Adepp, l’Associazione che raggruppa gli enti pensionistici privati, cui sono associati oltre 1,6 milioni di persone, sta valutando come data di inizio il 15 settembre con l’obiettivo di “muoversi in maniera coordinata” – come ha riferito Alberto Oliveti – affinché “tutti abbiano le stesse opportunità, indipendentemente dalla professione esercitata”

Un metodo che forse non piacerà a molti, perché il pagamento sarà riconosciuto in base all’ordine cronologico: insomma, una sorta di gara al click più veloce. E chissà se molti non chiederanno ai propri commercialisti di sostituirli nell’impresa.

I requisiti

I requisiti degli aventi diritto sono:

  • essere lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali Inps;
  • essere professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza;
  • aver percepito, nel periodo d’imposta 2021, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro. Da qui vanno esclusi i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e competenze arretrate con tassazione separata.

Ma c’è di più: chi vorrà fare domanda dovrà aver seguito almeno un versamento, che sia esso totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020 (ciò non vale per gli iscritti di recente per i quali non risultino scadenze di pagamento). Coloro che presenteranno domanda, dovranno dichiarare di non aver percepito le indennità previste dagli articoli 31 e 32 dello stesso Dl 50/2022.

A chi presentare la domanda

Ci sono inoltre altre cose da prendere in considerazione. Ogni professionista dovrà presentare la domanda, direttamente all’ente di previdenza a cui è iscritto, seguendo ovviamente i termini e le modalità che l’ente stesso richiede.

Il flusso di domande sarà incanalato in una sorta di classifica immaginaria. Verranno accettate infatti, solo in base all’ordine cronologico di arrivo. Questo significa che Inps e Casse devono informare settimanalmente il Ministero del Lavoro del numero delle istanze accolte e quando si sarà raggiunto il limite di spesa stanziato, dovranno sospendere la concessione del bonus.