Michelle Hunziker si è arrabbiata davvero molto quando, a sorpresa, è arrivato Odino. Stiamo parlando di un vecchio episodio che la conduttrice svizzera ha chiarito spiegando le motivazioni del litigio con il marito Tomaso Trussardi. Ricordiamoli insieme.
Si tratta di una storia vecchia, ma curiosa, quella che ha portato a far arrabbiare la conduttrice svizzera svelandone poi le motivazioni. Ma facciamo un passo indietro per capire cosa è successo.
Il matrimonio tra Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi è stato celebrato nel 2014, dalla loro unione sono nate le splendide figlie Celeste e Sole. Ma la famiglia è ben più grande visto che con la coppia vive anche Aurora Ramazzotti, primogenita della showgirl precedentemente sposata con Eros Ramazzotti.
Ma non è tutto qui, in casa ci sono anche Leone e Lilly, i due barboncini di Michelle. Una situazione idilliaca in apparenza e anche nella realtà, una famiglia felice quella dei Trunziker. Quindi cosa può aver turbato la quiete familiare?
“Mio marito ha sempre sognato di prendere un levriero, ma io gli dicevo no abbiamo già tre figli e due cani. Alla fine la cosa me l’ha messa davanti bella e fatta, mi ha detto io ho preso Odino. Lì mi sono arrabbiata moltissimo”.
Le parole di Michelle Hunziker sono chiare mentre risponde alle domande del giornalista di Sorrisi e Canzoni Tv. L’artista ha dichiarato di aver reagito male alla sorpresa di un altro cane da accudire anche se hanno sempre voluto creare un allevamento di levrieri.
Una passione descritta da Michelle in alcuni post sul profilo Instagram dove si può anche vedere l’amore che ora ha per Odino. È lui, quindi, il motivo del litigio furioso passato in un attimo quando Tomaso Trussardi ha detto di averlo scelto per quel piccolo difetto per il quale nessuno lo voleva.
La conduttrice di fronte a tanta dolcezza non ha potuto fare a meno di arrendersi all’amore per il marito e Odino ha fatto la sua parte conquistando Michelle Hunziker in pochissimo tempo. Mistero risolto in casa Trunizker torna la pace e l’armonia di sempre.